La rappresentazione porta in scena un dialogo sulla storia dell’uomo, dalle sue origini alla “modernità”, raccontata da chi più di tutti si è occupato di ricostruirne, attraverso il metodo scientifico, l’evoluzione e i fenomeni che l’hanno determinata: Luigi Luca Cavalli-Sforza. Il dialogo teatrale sarà condotto dal figlio, Francesco Cavalli-Sforza, che interrogherà il padre sui momenti più significativi dello scenario evolutivo, non ultimo lo sviluppo del linguaggio, che ha consentito all’uomo di divenire, se non più saggio, certo più capace rispetto ai suoi antenati. Uno dei momenti più significativi, di alta e immediata comunicazione che l’Homo sapiens ha prodotto, da quando ha imparato a parlare, è la poesia. Si è pensato così di intercalare alla narrazione la lettura di alcune poesie, prendendo come riferimento l’800- 900 italiano, da parte di uno dei maestri più importanti e universalmente riconosciuti del teatro di prosa italiano: il maestro Piero Mazzarella.