Nel 1955 la Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) era uno strumento scientifico che, fiduciosamente, forniva conoscenze dei segreti chimici della natura. All'inizio si dovette ridurre drasticamente il tempo di misurazione. Ci si riuscì usando un'acquisizione dati parallela con spettroscopia in trasformata di Fourier. Quindi vennero separate le caratteristiche spettrali che si sovrapponevano. La spettroscopia multidimensionale aiutò notevolmente. Infine è servita la risoluzione spaziale per ritrarre oggetti tridimensionali. L'introduzione di gradienti di campo magnetico alternati stava conducendo allo strumento più potente della Risonanza Magnetica per Imaging (MRI). Questo è oggi uno dei più importanti strumenti della medicina clinica.
Interviene: Richard Ernst Premio Nobel per la Chimica nel 1991 Introduce: Andrea Falini Gruppo Ricerca di Neuroradiologia, Centro di Imaging Sperimentale, Istituto Scientifico San Raffaele, Milano
Breve biografia di Richard Ernst:
Premio Nobel per la Chimica nel 1991
Nato: 14 Agosto 1933, Winterthur, Svizzera
Affiliazione al momento del premio: St. Eidgenössische Technische Hochschule (Swiss Federal Institute of Technology), Zurigo, Svizzera
Motivazione per il premio: “per il suo contributo allo sviluppo del metodo spettroscopico ad alta risoluzione della risonanza magnetica nucleare”