Occhialini era uno sperimentatore nato, un tecnico consumato, un lavoratore con un’energia incomprimibile e con una personalità magnetica capace di trasferire tutto il suo entusiasmo attorno a lui. Aveva un grande intuito per la fisica, ma non mise mai una formula per iscritto. Ha insegnato la necessità di una scrupolosa integrità nell’esecuzione degli esperimenti scientifici e nel dare credito ad altri scienziati. Queste qualità l’hanno fatto diventare un modello per i suoi studenti.
Intervengono: Luciano Maiani presidente CNR, Università di Roma; Antonio Vitale professore di Fisica, Università di Bologna; Renato Angelo Ricci Comitato scientifico BergamoScienza