Per creazionismo si intende la credenza assoluta nell'interpretazione letterale, e non simbolica, del racconto biblico delle origini (secondo cui il mondo sarebbe stato creato da Dio così com'è, in sei giorni, circa seimila anni fa); e, di conseguenza, negazione di tutti i modelli scientifici di evoluzione, sia per l’universo nel suo complesso, sia per gli esseri viventi e l’uomo. Il creazionismo, secondo i suoi critici, non è soltanto un attacco alla biologia evoluzionistica, ma un attacco a tutte le scienze e al metodo scientifico nel suo complesso. Se i creazionisti avessero ragione sarebbero errate gran parte delle acquisizioni della cosmologia, dell’astrofisica, della biochimica, della geologia e di tutte le scienze naturali, discipline che invece hanno dato prova, in misura enorme, di convergere a conclusioni credibili e compatibili tra loro.
Relatori: Roberto Maiocchi storico e filosofo della scienza, Università Cattolica di Milano; Gianluca Bocchi Comitato Scientifico BergamoScienza